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Turismo

Pilsner Urquell – una birra tradizionale di fama mondiale

Non vi sono dubbi che la Pilsner Urquell sia probabilmente la birra ceca piú conosciuta al mondo -seppure anche il marchio Budwaiser, sempre ceco, sia molto rinomato.

Denominata in ceco Plzenský Prazdroj, e´ una birra originaria della cittá di Plzen (Pilsen), prodotta col metodo pils/lager, di bassa gradazione alcolica 4,4% (12 gradi secondo la gradazione del malto), con gusto amarognolo ma amabile.

Il nome di questa birra significa „antica fonte di Plzen/Pilsen“, e sui mercati esteri é conosciuta come Pilsner Urquell, dal nome di origine tedesca. Occorre considerare che Pilsen si trova ad est della boemia, molto vicina alla Germania.

Nei locali cechi si ordina semplicemente dicendo „Plzeň“, in automatico vi recapitano il mezzo litro.

Le origini di questa birra si datano al 1842, anno in cui si inizió costruito il nuovo birrificio a Pilsen, che puntava a produrre la migliore birra in grado di competere con le birre tedesche, utilizzando l´avanguardia tecnologica. Negli anni successivi, questa realtá si consolido´ raggiungendo la qualitá desiderata. Oggi, lo stabilimento di Pilsen ha la parte storica e la parte produttiva moderna. Sono migliaia le visite annuali di questa strabilianete realtá.

La parte storica dello stabilimento comprende ben oltre 10 km di cantine sotterranee: furono create per consentire la produzione e maturazione della birra che avveniva in tini e botti di legno. Ancora oggi e´ possibile assaggiare le birre non filtrate prodotte secondo la vecchia ricetta per i visitatori.

Il luppolo e´ rigorosamente di origine ceca, cosí come il lievito madre é quello a cui si arrivo´ nel XIX secolo. La cottura viene effettuata in tre step, e garantisce un pregio elevato di questa birra.

Nella produzione della birra, il ruolo dei mastri birrai (in ceco sládek) é determinante al punto che esistono universitá dedicate e presso le stanze del museo sono riportati tutti i capi mastri birrai della storia di questa birreria.

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L´azienda in realtá non ha solo il marchio Pilsner Urquell: in Repubblica Ceca ha anche i marchi Velkopopovický Kozel, Gambrinus, Radegast e l´analcolica Birrel. A fine 2016, il gruppo Pilsner Urquell é  stata oggetto di una cessione dal gruppo internazionale SABMiller alla giappponese Asahi al prezzo record di 7,3 miliardi di EUR.

Fonti:

mie foto

Wikipedia

www.pilsner-urquell.cz

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Storia

CHARTA 77 – la dichiarazione sui diritti dell´uomo

Nel 1977 una organizzazione informale di cittadini cecoslovacchi sottoscrisse una dichiarazione che ebbe lo scopo di denunciare pubblicamente il mancato rispetto dei diritti di base dell´uomo, diritti previsti dalle dichiarazioni internazionali sui diritti civili, culturali politici cui l´allora Cecoslovacchia, nel 1976, aderí.

Questa dichiarazione va inquadrata nel contesto socio culturale e politico dell´allora Cecoslovacchia, segnata pesantemente dai fatti avvenuti nel 1968 con la repressione della primavera di Praga e dal successivo periodo c.d. di normalizzazione, dove lo Stato riprese in mano le redini instaurando un regime dittatoriale volto a emarginare chiunque non fosse d´accordo con l´idea politica.

Il j´accuse di CHARTA 77 fu sottoscritto da diversi personaggi importanti del contesto artistico e culturale di allora (tra cui il celebre Vaclav Havel, divenuto poi Presidente dopo il 1989) che in automatico vennero catalogati come dissidenti e pericolosi per l´allora regime. Complessivamente, dal 1977 al 1989, i signatari della Charta furono 1889.

Rileggerla oggi evidenzia accuse dirette che spiegano quali possono essere i connotati tipici di un regime dittatoriale:

  • l´impossibilitá del cittadino di difendersi in qualsiasi sede giudiziaria qualora esprima le proprie libere opinioni in contrasto con la linea politica statale.
  • la discriminazione da parte dell´apparato statale per le persone non gradite, aspetto che si ribalta anche sui familiari e conoscenti vicini (con ad es. impossibilitá di frequentare scuole o universitá per i figli, ad esempio).
  • la mancanza di libera espressione culturale, con emarginazione degli artisti non graditi, della libertá religiosa e di associazione (politica, sindacale e dei liberi cittadini).
  • il controllo diretto sull´uomo, sulla famiglia, sulla corrispondenza, sui sistemi di comunicazione e sulla casa, tramite ispezioni dirette e sistemi di spie.
  • l´impossibilitá per le persone arrestate per motivi politici di difendersi e l´utilizzo di sistemi e metodi contro la dignitá della persona e la libertá in generale

Con coraggio, i sottoscrittori di CHARTA 77 denunciarono pubblicamente questi soprusi.

La parte finale della CHARTA 77, tuttavia, spiegava anche che lo scopo non era entrare in contrasto aperto al regime di allora, oppure di creare una forza politica alternativa. Lo scopo era quello di poter collaborare nella democratizzazione del sistema, nel cercare di raggiungere le libertá di base previste dagli accordi internazionali universalmente riconosciuti.

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Storia

OGGI IN ITALIA – la radio clandestina che trasmetteva da Praga

OGGI IN ITALIA fu una radio portavoce del Partito Comunista Italiano, che trasmise in lingua italiana dal 1950 al 1970 da Praga verso l´Italia. Rispetto ad altre radio di propaganda sovietiche (come ad esempio anche Radio Praga o Radio Mosca) le notizie non erano di carattere internazionale, ma erano esclusivamente indirizzate al territorio italiano.

Sull´etere si trasmetteva solo a certi orari della giornata, commentando i fatti del giorno, l´operato del Governo e dei politici, in un ottica di aperta critica.

La radio venne definita clandestina, per il fatto che le trasmissioni erano ascoltabili in tutta Italia su frequenze radio medie, ma di fatto non erano autorizzate alla trasmissione.

Tuttavia, trasmettendo dalla allora Cecoslovacchia, nessuno fu in grado di intervenire anche perché per moltissimi anni, non fu mai chiarito da dove trasmettesse questa radio (seppure, ad onor del vero, diverse interpellanze parlamentari parlarono di Praga, cosí come furono frequenti le critiche mosse dal Governo italiano verso la Cecoslovacchia).

La radio fu gestita quasi interamente da italiani trasferiti in Cecoslovacchia dal PCI nell´ambito di un accordo con il Partito Comunista Cecoslovacco, sotto placet del PCUS di Mosca.

Questi militanti di partito furono trasferiti a Praga prevalentemente per motivi politici, per evitare ritorsioni e anche al fine di evitare processi che furono avviati dalla giustizia italiana negli anni del dopoguerra – per fatti avvenuti nell´immediato dopoguerra, anni che furono turbolenti e pieni di tensioni sociali. Si parla di diverse centinaia di italiani che furono trasferiti in Cecoslovacchia a scopi di tutela e precauzione negli anni 50 e 60 dello scorso secolo.

In realtá, solo pochissime persone furono dedicate al progetto segreto OGGI IN ITALIA (Araldo Tolomelli fu il caporedattore, Stella Amici la speaker storica), e queste avevano precisi obblighi di non svelare la loro identitá (avevano nomi falsi) e nemmeno parlare della radio.

La radio, nei primi anni 50 inizio´ a trasmettere dalla sede della Radio nazionale cecoslovacca – Československý Rozhlas, ma proprio per mantenerne comunque l´indipendenza, fu trasferita negli anni successivi nel quartiere di Nusle, a Praga 4, in una villa appositamente dedicata. Negli anni sessanta, le autoritá ceche continuarono a monitorare in maniera distratta l´attivitá di questa radio, poiché  non era effettivamente correlata alla realtá del paese, ma era focalizzata solo sull´Italia.

Collaborarono con la radio anche giornalisti italiani di sinistra di primissimo ordine, quali Curzi e Carlo Ripa di Meana ed in generale diversi professionisti dell´Unitá. Si trattó di un progetto unico nel suo genere, molto veloce nel trasmettere le informazioni (si dice che sia stata la prima radio al mondo a trasmettere l´informazione dell´invasione dell´Ungheria nel ´56) e commentare la realtá quotidiana italiana.

Per la storia Cecoslovacca, la radio OGGI IN ITALIA assunse un ruolo importante dopo l´invasione da parte delle truppe del Patto di Varsavia avvenuta il 21 agosto 1968. Queste, immediatamente occuparono la sede della radio Cecoslovacca a Praga 2, Vinohrady, e diversi giornalisti locali di rilevo  trovarono rifugio e possibilitá di trasmettere in maniera libera nei 12 giorni successivi, proprio dalla sede di Praga 4 di Nusle. Gli italiani presenti a Praga, erano solidali con i loro colleghi cecoslovacchi e apertamente si schierarono contro l´occupazione. Si tratto certamente del motivo principale che porto´ poi a terminare l´attivitá di questa radio nei primi mesi del 1970 quando in Cecoslovacchia inizió il periodo c.d. di “normalizzazione”.

Per ulteriori approfondimenti segnalo un recente articolo molto interessante e completo del sito Centrum report.



Fonti:

wikipedia

český rozhlas – radio nazionale ceca.

la guerra delle onde

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Storia

Il “cimitero degli italiani” di Milovice

Il cimitero militare di Milovice

conosciuto anche come „il cimitero degli italiani“

Milovice è una cittadina che si trova a circa 50 chilometri a nord est di Praga nel bassopiano del fiume Elba.

Abitata fin dal secolo XII, questa località conobbe un rapido sviluppo in epoca moderna a partire dal 1904, quando fu costruito un campo militare per l´addestramento dell´esercito austroungarico.

Durante la I guerra mondiale, nel 1914, fu costruito un campo di prigionia (località Mladá) dove furono detenuti decine di migliaia di prigionieri di varie nazionalità.

Nella zona limitrofa al campo di prigionia, venne adibita una zona a cimitero, poiché i cimiteri civili si dimostrarono insufficienti. Nacque così un cimitero militare che fu utilizzato fino al 1945 e dove sono seppelliti i corpi di oltre 6 mila militi, dei quali 5.276 furono italiani.

La maggior parte dei connazionali, catturati come prigionieri di guerra, affluì dopo la battaglia di Caporetto avvenuta nell´autunno del 1917.

Le scarse  condizioni igienico sanitarie e la scarsa alimentazione, furono i motivi principali alla base di così tante morti, e nei momenti più bui si dovette ricorrere alla fosse comuni.

Questo è il motivo per il quale questo luogo viene ricordato come il „cimitero degli italiani“, ma gli italiani non furono gli unici. In questo luogo, infatti, sono stati sotterrati anche i corpi di 527 russi, 60 serbi, 323 militari austro ungarici (224 cechi, 49 ungheresi, 40 polacchi, 4 austriaci e 2 infermiere ceche). Il cimitero ha continuato a svolgere la sua triste funzione anche nel primo dopoguerra, fino al 1945. Pertanto si sono aggiunti i corpi di 49 soldati cechi, 61 tedeschi  e 12 russi.

Durante il periodo comunista, dal ´48 all´89, il cimitero cadde nel dimenticatoio, per essere poi nuovamente riqualificato e riportato alla sua dignità dal 1991.

Ogni anno, i primi giorni di novembre, si svolge una cerimonia commemorativa in presenza dei delegati del Ministero della Difesa ceco, dello Stato Italiano, dei rappresentanti comunali e dei cittadini di Milovice, ed è frequente la presenza di associazioni del corpo degli alpini e dei bersaglieri che rendono onore ai caduti.

Nel cimitero è presente anche un monumento ai caduti italiani oltre ad un  piccolo museo istituito nel 1996 e rinnovato nel 2022 (orario di apertura lun. sabato, dalle ore 10 alle 12:30).

Per dovere di cronaca, diverse fonti sostengono che gli italiani morirono non solo di malattie dovute alle scarse condizioni igienico sanitarie, ma anche per fame. Il campo di prigionia, infatti, era anche un campo di lavoro ed i pasti erano molto poveri con apporti calorici modestissimi. Una parte della critica sostiene che da questo punto di vista, l´Italia non fu in grado di garantire approvvigionamenti sufficienti per i propri prigionieri all´estero (pratica consentita da accordi internazionali), cosa che invece altri stati furono in grado di fare. Altre fonti sostengono che i problemi furono nell´incapacità di recapitare i rifornimenti in una terra distante e difficilmente raggiungibile. Il dato di fatto, purtroppo, è che il numero dei morti italiani fu davvero incredibilmente elevato ed oggi non resta che rendere onore alla loro memoria.

La zona del campo di prigionia, denominata Mladá, è rimasta zona militare fino al 1991. Creata ancora ai tempi dell´impero austroungarico, nel 1904, dopo l´occupazione del 1968, vide la presenza di oltre 100.000 soldati sovietici con relative famiglie. Dal 1968 al 1990, oltre alle abitazioni civili, furono costruiti un aeroporto, 44 hangar per attrezzature militari e carri armati, una stazione dei treni (si dice che ogni giorno vi fosse un treno speciale proveniente da Mosca), ospedali, asili e scuole, negozi e luoghi di svago per i militari e relativi familiari sovietici. Oggi la zona viene gradualmente riconvertita ad usi civili ed in questi anni si sta ripopolando di famiglie giovani locali. Il comune di Milovice, ha visto quintuplicare il numero degli abitanti dal 1990.

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cucina Turismo

La cucina ceca

La cucina ceca:

La cucina ceca ha le caratteristiche tipiche dell´Europa centrale: un utilizzo importante delle carni, dei pesci di fiume, verdure, sughi elaborati, spezie. In generale é una cucina piuttosto complicata, e la preparazione dei piatti richiede diverse ore (se non addirittura giorni). Non é facilmente digeribile pertanto consiglio di abbinarla a birra durante i pasti. Ho pubblicato un post con alcuni consigli sui ristoranti a Praga secondo la mia personale esperienza, e che tengo aggiornato.

Il pasto ceco si compone solitamente delle seguenti portate:

  • Zuppa
  • Piatto principale
  • Dessert

Quanto viene offerto come antipasto in diversi ristoranti (formaggi sott´olio, prosciutto di Praga, salsiccie, ecc… ) é piuttosto un accompagnamento alla birra e viene spesso consumato extrapasto nelle Hospoda (birrerie) – luogo cult per la cultura boema. Questi piatti sono nella parte finale di questo articolo nella sezione PIATTI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA BIRRA.

Per la Moravia, specie nella zona meridionale, i piatti tradizionali sono simili, ma la bevanda principale é il vino!

ZUPPA

Le zuppe sono un „must“ nella cucina locale, come in tutta la Mittle Europa. Le proposte sono svariate, abbinano carni lessate, verdure, panne acide, basi di burro e farina (in ceco „jížka“), varie spezie. Vi segnalo tre zuppe principali:

    • La zuppa „bramboračka“ – zuppa alle patata, con funghi e altre verdure. Occhio all´aglio.bramboracka
    • La zuppa „česnečka“ (all´aglio). Con un po´ di coraggio, consiglio di approciarla nel periodo invernale e di mangiare questa zuppa in coppia (altrimenti il partner é praticamente inavvicinabile per diverse ore).cesnecka
  • „Hovězí s játrovými knedlíčky a nudlemi“ – un brodo di manzo con piccoli knedlík (gnocchetti) di fegato e tagliatelline. E´un piatto tradizionale ai matrimoni, dove lo sposo imbocca la sposa e viceversa.OLYMPUS DIGITAL CAMERA
  • La “dršťková polévka” – una zuppa o stufato di trippa. Esistono varie versioni di questo piatto, ogni famiglia ha i propri metodi ed ingredienti segreti.

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  • La “Kulajda” é una zuppa di funghi e patate, a cui si aggiunge la panna acida. Un ulteriore ingrediente importante é rappresentato dall´uovo.

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PIATTO PRINCIPALE

La carne locale é sempre stata considerata di ottima qualitá, e pertanto anche esportata verso altri paesi. Purtroppo non sempre si impatta in ristoranti soddisfacenti.

I piatti principali che vi segnalo sono:

    • „Vepřový maso, knedlíky a zelí“ in breve anche „knedlo, zelo, vepřo“ – carne di maiale a fettine cotta al forno, i knedlíky (una sorta di panetto lessato – denominato anche gnocco, che puo´ essere di patate o di pane) e il cavolo in agrodolce lessato (bianco o rosso). Il sugo dalla cottura della carne di maiale viene solitamente versato sulla carne e sui knedlíky.knedlo-zelo-vepro
    • „Pečená kachna“ – l´anatra all´arrosto, molto apprezzata, viene solitamente accompagnata in modo similare al piatto precedente con knedlíky e cavolo lessato. Nel periodo autunnale, si puó apprezzare in diversi locali anche l´oca – che rispetto all´anatra richiede una cottura molto lunga e complicata, per renderla morbida.kacena-pecena
    • „Svíčková“ – si tratta di un piatto composto da carne di manzo solitamente filetto o controfiletto (per dare ulteriore sapore a volte nella carne prima della cottura si inseriscono dei piccoli pezzetti di pancetta affumicata), i knedlík (gnocchi) solitamente di pane e un sugo dolciastro particolare composto da verdure stracotte e passate (normalmente accompagnato da limone e marmellata di mirtilli) a cui spesso si aggiunge la panna.svickova
  • „Tatarák“ – la carne alla tartara – ossia manzo crudo mescoloto con varie spezie e uovo – che viene accompagnata con le bruschette di pane nero (rigorosamente da grattuggiare sopra l´aglio fresco). tatarak

Oltre ai piatti sopra citati, rientrano nella tradizione ceca le cotolette (in ceco „řízek“) – certamente un retaggio del periodo austroungarico che riguarda tutta l´Europa centrale – la selvaggina (tipicamente la carne di cinghiale, a volte capita anche la carne di cervo – cucinati spesso come „gulaš“, una sorta di speziato spezzatino – anche se il gulaš e´ piu´ tipico della cucina ungherese), il coniglio e la carne di pollo.

Lo stinco di maiale (in ceco “koleno”) é apprezzato molto anche dai turisti, personalmente preferisco quello leggermente affumicato. Viene servito con senape, rafano ed altre salse. I veri intenditori, affrontano anche la cotica. Si accompagna alla birra, quasi un obbligo data la presenza di grassi.

Tra i pesci di fiume, segnalo certamente la carpa – pesce piuttosto pieno di lische, dal sapore, a volte fangoso, che viene servito in svariati modi (fritto impannato, grigliato…). La carpa é  a tutti gli effetti parte della tradizione natalizia ceca: prima di Natale capita di vedere enormi vasche lungo le strade, piene di pesci vivi che vengono venduti direttamente (vengono puliti, oppure si puo´ acquistare direttamente il pesce per metterlo in vasca ai fini di una migliore depurazione). La zona di Třeboň é molto famosa per gli allevamenti di questi pesci, che vengono anche esportati.smazeny-kapr

A volte capita di trovare anche ristoranti specializzati nelle trote appena pescate. Personalmente apprezzo molto le cotture alla griglia ed i sapori mediterranei, ma spesso si accompagnano a salse molto diffuse da queste parti, sulle quali non sono in grado di esprimere un giudizio critico.

Due indicazioni per piatti non a base di carne: ll formaggio fritto („smažený sýr“) e il cavolo fritto („smažený květák“). Ritengo una vera prelibatezza, ma ahimé, sempre piú rara: lo smažený hermelín (tipo camembert) ripieno di prosciutto di Praga.

Smažený sýr

Smažený květák

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DESSERT

I dolci hanno una forte tradizione nella cucina locale, non solo accompagnati al pasto principale, ma anche per degustare in caffetteria una bevanda calda. Difficile dire quale sia il dolce tipico, dipende dalle zone e dal periodo della stagione.

„Buchty“ sono dei dolci fatti al forno, ripiendi di marmellate, oppure di ricotta dolce. Capita di trovare su alcuni menu anche le „dukátové buchtičky“, ossia delle versioni ridotte della buchta tradizionale, su cui viene versata una crema alla vanglia calda.

Buchty

Dukátové buchtičky

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„Koláče“ sono dei dolci ripiendi di marmellata, oppure ricotta dolce, papavero (mák in ceco). Le versione mini dette Koláčky sono piatto tipico di accompagnamento ai matrimoni (al posto dei nostrani confetti, per intenderci).kolace

„Dorty“ – sono le torte, che seguono molto la tradizione viennese. Vengono fatte nei piu´ svariati modi: alla frutta, al cioccolato, al formaggio, …. Viene servito un po´ ovunque anche lo „strudel“ a base di mele.

La „Bublanina“ e´ un tipico dolce estivo fatto al forno con la frutta di stagione (ciliegie, amarene, ribes, rabarbaro,…).

„Tvarohové knedlíky plnění ovocem“ – gli gnocchi alla ricotta ripieni di frutta su cui viene versato il burro caldo. Una vera prelibatezza stagionale.

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„Palačinka“ – la classica crepe servita con frutta e gelato.

Il “perník”, spesso associato al marzapane, anche se ritengo che non sia la stessa cosa, é un tipico dolce invernale e natalizio. Spesso associato con la cioccolata, a volte viene proposto anche in versioni che vengono fatte seccare e resistono per svariate settimane. La casa di Jeníček e Mařenka, i locali Hans e Gretel, era la perníkova chaloupka, la casetta di perník!

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PIATTI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA BIRRA

La birra e´ una bevanda alcolica. Il consumo pro capite in Repubblica Ceca e´ il piu´ alto al mondo, ed e´ pari ad oltre 140 litri pro capite (anche per via del prezzo che é sensibilmente inferiore rispetto agli standard di altri paesi). Per poter bere molta birra e limitare gli effetti dell´alcool, occorre assumere grassi, pertanto i piatti tipici tengono conto di questa necessitá.

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„Pražská šunka“ – il prosciutto di Praga. Non é mai semplice trovare il giusto prosciutto di Praga, purtroppo vengono prodotti svariati salumi di questo tipo in Repubblica Ceca, con metodologie diverse, e anche la qualitá lascia spesso a desiderare. Consiglio di cercare la “šunka od kosti”, ossia il prosciutto leggermente affumicato e poi lessato che é tipicamente servito con un cetriolo sotto aceto.

„Nakládaný hermelín“ – si tratta del formaggio hermelin (tipo camembert) che viene messo sott´olio e speziato per diversi giorni, settimane. Solitamente pesante, se lasciato stagionare il sapore é molto caratteristico e forte. In alcuni posti vengono serviti anche dei “pivní sýry”, ossia dei formaggi da birra (morbidi o duri – la tradizione di questi sapori molto forti si rifá ai cosiddetti “olomoucké tvařúžky”, formaggi lasciati maturare dall´odore e sapore molto intenso).

„Utopenec“ – letteralmente l´affogato. Si tratta di un wurstel che viene messo sotto aceto e olio e speziato.

„Tlačenka s otcem a cibulí“ – la testina in cassetta accompagnata con aceto e cipolla.

„Škvarková pomazánka“ – la crema di lardo e ciccioli da spalmare sul pane nero.

„Jitrnice“ la salsiccia di maiale speziata.

Per suggerimenti, proposte di miglioramento e integrazioni, vi prego di lasciarmi un messaggio.

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La musica italiana a Praga

La musica italiana é sempre stata apprezzata a Praga. Negli anni settanta ottanta, alcuni gruppi e cantanti italiani hanno spopolato in Cecoslovacchia, e le generazioni oggi piú mature possono stupirvi nel fatto di conoscere cantanti e gruppi nostrani.

Occorre ricordare, che nel periodo estivo, venivano proposte le immagini di Sanremo dalla TV nazionale cecoslovacca, e le radio trasmettevano spesso canzoni italiane. Diverse canzoni, poi venivano anche tradotte e ricantate in lingua ceca. Fenomeno che ha interessato in parte anche l´Italia – celebri alcune canzoni degli anni sessanta settanta riviste da gruppi italiani – che in Cecoslovacchia ha continuato anche per tutti gli anni ottanta. Peraltro, queste riedizioni nostrane non interessavano solo la musica italiana, ma anche canzoni in lingua inglese.

Di notevole importanza, anche la vicinanza alla musica italiana del celebre Michal David, uno dei cantanti cechi piú famosi che ha spopolato negli anni ottanta e novanta, e che tuttora é molto conosciuto a livello mediatico. Michal David parla bene l´italiano, dato che ha vissuto diversi anni in Italia durante la sua infanzia.

In anni piú recenti, il cantante fanese Davide Mattioli che abita e vive in Repubblica Ceca, é da ritenersi probabilmente il maggiore promotore della musica melodica italiana.

Tra gli artisti italiani di fama internazionale che sono oggi giorno conosciuti a Praga, occorre citare sicuramente Eros Ramazzotti (che ormai in ogni turné fa tappa fissa alla O2 Arena di Praga), Bocelli (ha avuto diversi concerti a Praga negli ultimi 15 anni), Zucchero Fornaciari (che predilige concerti in teatri).

Naturalmente, artisti del calibro di Ennio Morricone ed Ludovico Einaudi sono giá capitati diverse volte a Praga, ma in questo articolo ci dedichiamo a musica piú commerciale.

  • LE STELLE DEGLI ANNI SETTANTA OTTANTA

DRUPI

Giampiero Anelli, classe 1947, in arte Drupi, ha spopolato. Al punto che nel 1979 canta assieme ad Hana Zagorová in un duetto ceco italiano nella famosa canzone Setkání (incontro) che ancora oggi capita di ascoltare alla radio. Le melodie di Drupi sono conosciute, in particolare le hit “Sereno é”, “Vado via”, “Sambarió”, “Regalami un sorriso” e “Soli”.

Drupi adora Praga, e mi é capitato di incontrarlo anche personalmente. In particolare, grazie all´amicizia che ha con Giorgio Bonelli, Drupi ha rivisto qualche video in chiave simpatica e locale, come ad esempio nella canzone Sambarió. Su youtube si trova anche un divertente behind the scenes di questo video remake.

RICCHI E POVERI

Il trio italiano é celebre non solo in Repubblica Ceca, ma anche in tutto l´Est Europa. Le loro canzoni come “Piccolo amore”, “Voulez Vous danser”, “Mamma Maria”, “Che sará”, “Sará perché ti amo” sono sempre apprezzate ed hanno organizzato diversi concerti a Praga.

Le canzoni di questo gruppo sono state anche riviste in lingua ceca, la piú conosciuta é probabilmente Nadherná, di Pavel Novák che reinterpreta la famosa “Che sará”.

Il gruppo comico demenziale musicale Těžkej Pokondr ha rivisto la canzone Mamma Maria nella versione ceca “Máma má rýmu” (la mamma ha il raffreddore).

Sempre in chiave umoristica, alcune canzoni sono state riviste dal gruppo ceco Triky & Pověry.

TOTO CUTUGNO

Non é certo un mistero che il noto artista italiano sia estremamente famoso nel centro est Europa. La canzone “l´Italiano”, che non vinse nemmeno Sanremo giungendo seconda nel 1983, ha venduto milioni di copie. Le sue hit come “Solo noi” e “Insieme 1992” sono degli evergreen delle generazioni mature.

Toto Cutugno ebbe il primo concerto nell´allora Cecoslovacchia nel 1985 e fu registrato dalla TV ceca.

Celebre la parodia del gruppo comico demenziale Triky & Pověry “Ital nezná ten zázrak” che prende in giro l´itailano, che non conosce il miracolo del Knedlo Zelo Vepřo, per cui é debole a seguito dell´alimentazione mediterranea.

GLI ALTRI ARTISTI

Godono di una certa fama anche le canzoni di Umberto Tozzi (“Ti amo” – anche questa rivista dai Triky & Pověry o la canzone “Tu”) ed ovviamente ha spopolato il duo Albano e Romina Power  – “Felicitá” é certamente ai livelli de “l´Italiano” di Toto Cutugno – cosí come “Ci sará” o “Sharazan”. Anche la canzone di Battiato ed Alice – i treni di Tozeur é conosciuta, cosí come la famosa “Malinconia” di Riccardo Fogli.

Anche Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha goduto di una certa fama con la canzone “Su di noi” e “Firenze santa maria novella”.

  • ANNI NOVANTA FINO AD OGGI

La musica italiana, oltre ai giá citati artisti di caratura internazionale quali Eros Ramazzotti (capita spesso di sentire il duo “Cose della Vita” di Eros con Tina Turner, oppure la canzone “Piú bella cosa non c´é”), Zucchero Fornaciari e Bocelli – curiosamente Laura Pausini non si é mai affermata – che hanno regolari concerti a Praga, vede artisti locali, che hanno anche deciso di vivere in Repubblica Ceca.

L´evento musicale piú importante degli ultimi anni, é probabilmente stato il Festival dell´amicizia Ceco Italiana organizzato da Giorgio Bonelli il 2.6.2011, in occasione dei 150 anni dell´unitá d´Italia. Il concerto, organizzato in Piazza della cittá vecchia ha visto cantare a Praga artisti del calibro di Ron e Paolo Belli, oltre al celeberrimo Michal David, il trio Damichi ed ovviamente Drupi. In tale occasione, sono intervenuti anche altri artisti cechi che hanno reso omaggio alla musica italiana.

Degno di nota, anche l´evento organizzato nel 2012 “Praga canta Napoli”, concerto organizzato presso l´Obecni dům, in veste ovviamente piú classica, dedicato alla musica napoletana.

MICHAL DAVID

Indubbiamente un ruolo importante é stato svolto dall´artista ceco Michal David, che come giá spiegato all´inizio di questo articolo, si é fatto promotore di hit italiane storiche. In particolare, il trio DAMICHI, composto da Michal David, Davide Mattioli e Chiara Grilli ha riproposto tante canzoni italiane in chiave disco dance. Michal David é un artista poliedrico, molto celebre fin dagli anni ottanta, e compositore di musical di successo (il piú celebre é Kleopatra).

DAVIDE MATTIOLI

La storia di Davide Mattioli ricorda le favole di successo degli emigrati italiani.

Scoperto da Ilona Csaková, cantante ceca, ha esordito proprio con la cantante ceca nella canzone “Giorni di parole“. Oltre alla carriera di solista – celebri sono alcune le riedizioni di hit italiane come “Volare”, “Sereno é”, “Con te partiró” – Davide ha partecipato anche a vari sodalizi con artisti cechi: il giá citato DAMICHI con Michal David e Chiara Grilli, la arcinota cantante ceca Helena Vondráčková. In anni piú recenti si é dedicato al progetto “INSIEME” con il cantante Andrea Andrei, ed hanno pubblicato un paido di cd concertando con Dodi Battaglia (celebre chitarrista dei Pooh) e Amedeo Minghi (il video di Emanuela ed io e´ interamente girato a Praga). Il sodalizio é terminatonel 2015.

Oggi, Davide Mattioli, é impegnato in vari concerti sul terriotorio ceco e slovacco, spesso e volentieri capita di laggere qualche articolo sulle riviste gossip. Recentemente si é sposato e sta per diventare padre per la terza volta. Davide Mattioli ha cantato anche in lingua ceca la canzone “Mít k sobě blíž” dedicata e cantata con la figlia Valentina. Una semplice ricerca su Youtube consente di trovare decine di link di canzoni e apparizioni dal vivo di questo artista.

GLI ALTRI ARTISTI CHE VIVONO IN REPUBBLICA CECA

Oltre al giá citato Andrea Andrei – piuttosto conosciuta la riedizione in italiano/ceco di Malinconia (Krásnějíší než růže), canzone di Riccardo Fogli, cantanta con Pavel Roth e la allegra Elena girata a Praga – é piuttosto conosciuto a livello mediatico il cantautore Domenico Martucci, di nobili origini pugliesi, salito alla ribalta dei media cechi per una breve ma sofferta storia d´amore con Iveta Bartošová, nota cantante ceca poi tragicamente venuta a mancare. Domenico ha varie canzoni visibili su Youtube, segnalo la canzone Non dimentico (Nezapomenu tě).

Personalmente ritengo che Roberto Caporali abbia una delle piú belle voci sentite a Praga. Personaggio eccentrico, é in grado di animare serate in giro per ristoranti, feste ed eventi. Solo a titolo di esempio, ritengo molto bella la riedizione di I like Chopin, celebre canzone degli anni ottanta di Gazebo. Caporali ha anche cantato con Domenico Martucci la canzone di Elton Jhon – Sorry seems to be the hardest word. Molto bella anche Via con me di Paolo Conte.

Diversi locali e ristoranti  (nel periodo 2004-2008 il ristorante La Grotta, oggi conosciuto come l´Osteria, il ristorante Adriatico, giusto per citarne alcuni) continuano ad alimentare cantanti italiani che si dedicano anche al Karaoke. Ferrante Rovinelli, detto “Ferro”, titolare oggi del ristrante Adriatico, é noto negli ambienti praghesi, anche perché vive a Praga da oltre 20 anni. Ha collaborato anche con Davide Mattioli in diverse iniziative, ad esempio compare nel video Piccola e Fragile del citato gruppo Damichi capeggiato da Michal David.

Anche Paolo Ottimo é conosciuto negli ambienti praghesi, dedicandosi a serata di Karaoke. Paolo ha una valenza piú internazionale, non solo italiana, ed ha collaborato con il giovane cantante ceco Sámer Issa (si veda questo link).

 

 

 

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Girati a Praga – Video musicali

Diversi artisti musicali hanno scelto Praga per girare un video di una loro canzone.

Alcune segnalazioni:

Permettetemi di aprire questa pagina con questa splendida Praga del 1968. La canzone di questa band inglese, famosa in tutto il mondo, ha visto anche questo video girato a Praga. In Italia, questa canzone é stata proposta dai celebri Nomadi nella versione “ho difeso il mio amore” cantata dal grande Augusto Daolio.

Gli Inxs sono una band australiana che ha raggiunto l´apice del successo nella seconda metá degli anni 80. Purtroppo il cantante, Michael Hutchence, e´ deceduto nel 1997 in circostanze non del tutto chiare.

Relativamente al video, girato ancora nel periodo totalitario (ritengo nel 1987), trovo che colga molto chiaramente l´intensitá malinconica che aveva la cittá amplificata dal periodo autunnale.

Sempre a Praga, e´ stato girato il video di Guns in the Sky

e il video di New Sensation – entrambi girati presso l´Obecní dům di Praga.

  • LINKIN PARK – Numb

Questo strepitoso gruppo USA esponente del nu rock, ha girato questo video a Praga. Il video risulta girato presso la cattedrale di San Vito (la cattedrale del castello di Praga, per intenderci). Le scene interne a scuola non sono state realizzate presso un’aula dell’Università Carlo, come sostenuto da alcune fonti, ma nel Ginnasio di Johannes Kepler, via Parlerova 118/2, 169 00 Praga 6 (grazie alla lettrice Ivana delle preziose segnalazioni, ndr).

Sempre i LINKIN PARK hanno girato a Praga la splendida From the Inside, dove sono presenti diverse scene di proteste tra manifestanti e forze dell´ordine.

Il video di questo rapper é stato girato a Praga, tuttavia non vi sono immagini della cittá. Si tratta di un estratto dal cortometraggio film Runaway diretto da Kanye West. Almeno le ballerine sono ceche. Kanye West peraltro ha girato diversi video a Praga, mostrando un certo debole per questa cittá.

Sempre di KANYE WEST – Diamonds from Sierra Leone

Il famoso rapper USA gira per le strade di Praga associando immagini dei bambini/ragazzi della Sierra Leone.

Il gruppo rock ha girato questo video a Praga, anche se non é del tutto evidente.

Anche questa ottima band, i R.E.M., hanno girato questo video a Praga, sul tram n. 14.

La cantante americana canta per le strade di Praga, ma ho il sospetto che faccia pubblicitá ad una casa automobilistica…

  • JASON MRAZ & COLBIE CAILLAT – Lucky

Staroměstské náměstí (Piazza della Cittá vecchia) domina questo simpatico romantico video.

La cantante dei Cranberries in versione solista, gira per le strade di Praga.

I Subsonica, ancora agli inizi della carriera musicale, hanno girato questo video nel 2005. E´ molto particolare l´idea “incendiaria” del video.

Il fatto che questo video sia girato a Praga si riconosce nella parte iniziale. E´ girato nella zona di IP Pavlova, Il locale esiste da molti anni ed é uno dei piú rinomati, si chiama Radost FX.

Questo lento del cantante americano R&B é stato girato a Praga, in diverse parti del video sono riconoscibili le strade di Praga ed i taxisti locali.

Gruppo dance belga di sole ragazze, ha girato questo video in zona stazione centrale.

La boyband irlandese ha girato questo video in pieno centro e nelle zone turistiche.

L´ex Spice Girls ha girato questo video in varie zone di Praga e sul celebre ponte in metallo sul fiume Moldava.

La nostra cantante rock pop canta per le strade di Praga, giocando a mosca cieca.

Video girato in varie zone di Praga, in particolare nella zona di Hlubočepy.

Cantante libanese, canta in arabo lungo il fiume Moldava.

Il video del 1994, e´ stato girato presso il Museo Nazionale di Praga e presso Zamecká zahrada (Libochovice).

La bad rock alternativa mostra varie zone turistiche di Praga in questo video datato 2004.

Anche questa famosa cantante, nel 1996, ha registrato questo video ambientato negli studi cinematografici di Barandov e presso il castello zámek di Ploskovice (Litoměřice).

Artista canadese, ha girato in vari posti turistici di Praga questo video.

Il video ritrae vari posti di Praga vicino al fiume Moldava.

Il video della nota band e´ stato girato a Praga e nelle campagne boeme.

Il noto cantautore italiano collabora con due artisti italiani residente in Cechia e rivedono il video di questa canzone, ambientato a Praga nella zona di Vyšehrad  (la cattedrale di Pietro e Paolo).

Anche questo artista italiano, purtroppo oggi deceduto, ha registrato questo video nella cittá d´oro.

 

 

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Storia

Sametová revoluce – la rivoluzione di velluto del 1989

E´ facile cadere nel retorico e nell´ovvio, parlando della Sametova revoluce – rivoluzione di velluto che interessó la Cecoslovacchia.

In generale, la rivoluzione di velluto si colloca in periodo storico che  ha inizio il 17.11.1989 e si conclude nei mesi successivi del 1990, con la caduta della dittatura comunista in Cecoslovacchia, che era al potere dal 1948.

Viene definita di velluto, in quanto fu una rivoluzione che non porto´ a scontri eclatanti e soprattutto non vi furono morti. Come ogni rivoluzione, il cambiamento coinvolse rapidamente tutto il sistema paese, non essendo solo un momento politico, ma riguardo´ tutta la popolazione, la struttura economico organizzativa e pertanto tocco´ ogni cittadino.

17111989

La lapide in memoria del giorno 17.11.1989 si trova in via Narodni nel centro di Praga 1 ed e´ opera di due artisti Miroslav Krátký e Otakar Příhoda. Le due dita alzate al cielo con il segno di vittoria furono uno dei simboli della rivoluzione di velluto.

Il 17.11.1989 rappresenta il giorno dell´inizio della Rivoluzione e ricorda la manifestazione degli studenti universitari che ebbe come epilogo lo scontro con le forze di pubblica sicurezza. La manifestazione fu organizzata per ricordare i 50 anni dalla chiusura delle Universitá da parte dei Nazisti, partendo dalla zona di Albertov e di fatto devio´ dal percorso originario che era stato autorizzato dalle autoritá di pubblica sicurezza. L´obbiettivo non fu di creare una manifestazione violenta e non vi parteciparono nemmeno i principali dissidenti. Addirittura anche sezioni filo sinistroide ufficiali (come l´organizzazione dei giovani socialisti) ne fecero parte. Parteciparono diverse migliai di persone.

Narodni foto

Sulla via Narodni, la manifestazione fu bloccata dalle forze di pubblica sicurezza (VB veřejná bezpečnost) e si narra che la manifestazione di fatto fu stretta in una morsa delle forze di polizia collocate davanti e dietro alla manifestazione, costringendo gli studenti a cercare vie di fuga che di fatto non c´erano. Vi furono numerosi feriti (addirittura oltre 500), fortunatamente non vi furono morti (tuttavia si diffuse questa falsa notizia sui media occidentali). Vi sono diverse testimonianze che parlano di forze speciali di pubblica sicurezza appositamente addestrate per situazioni di questo tipo. In sintesi, senza andare a spiegare molti dettagli, ampiamente disponibili su wikipedia, l´immagine degli studenti caricati dalle forza di pubblica sicurezza in modo brutale fece il giro del mondo e condizionó pesantemente l´opinione pubblica nei giorni successivi. Fu sostanzialmente questo l´inizio della rivoluzione e da Praga si estese a tutto il paese nel giro di poche ore.

Occorre tuttavia collocare questo periodo nel contesto internazionale che si stava creando nei paesi c.d. satelliti del Patto di Varsavia: l´Unione Sovietica, nel pieno delle difficoltá economiche e nel tentativo di riforma economica denominato perestrojka, di fatto aveva ufficialmente manifestato l´impossibilitá di sostenere i paesi alleati, specie dal punto di vista economico e di conseguenza militare, l´Ungheria che nell´estate del 1989 aveva aperto le frontiere con l´Austria, la Polonia dove i movimenti politico – operai, stavano cercando di introdurre la democrazia nel sistema politica, e non ultimo, l´evento del 9 novembre 1989 che aveva portato improvvisamente all´apertura del muro di Berlino permettendo ai cittadini di Berlino Est di circolare liberamente nella Germania dell´Ovest.

Albertov pametni deska

Questa lapide in memorida del fatidico giorno si trova ad Albertov n.6, in Praga 2. Il testo riporta “Quando – quando se non ora? Chi – chi se non noi?”.

Ci sono numerosi libri e articoli che hanno riassunto i motivi che portarono a questa rivoluzione, personalmente distinguerei due categorie di motivazioni:

1. Motivazioni endogene della Cecoslovacchia.

La Cecoslovacchia solo 20 anni prima ha vissuta la c.d. Primavera di Praga, dove i movimenti che auspicavano maggiore libertá furono repressi dalla invasione delle truppe del Patto di Varsavia. Subentro´ negli anni 70 un periodo denominato di normalizzazione, dove furono epurate le persone che in qualche maniera si consideravano socialmemte problematiche, ma il sottobosco culturale cecoslovacco ha continuato a non tollerare la mancanza di libertá. Molto significativa fu la sottoscrizione della Charta 77 nel 1977 da parte di molti artisti rinomati che si schieravano apertamente sotto il regime.

Su come si vivesse nel periodo di dittatura ho dedicato alcune considerazioni personali in un articolo a parte: La vita in Cecoslovacchia al tempo del comunismo.

Negli anni e mesi precedenti, diverse manifestazioni di studenti e non si erano disperse grazie all´intervento delle forze dell´ordine. Questi avvenimenti, censurati dai media dell´epoca, in realtá erano ben conosciuti in ambienti universitari e culturali dell´epoca.

La Cecoslovacchia e´ sempre stato un paese di confine, e Praga negli anni ´80 vide incrementare molto il turismo, anche perche´ fonte di valuta per lo Stato ceco. In altre parole, non era possibile mantenere lo Stato isolato dal resto del mondo, il mondo occidentale era alle porte, i confronti da parte dei cecoslovacchi, sulla qualitá della vita, sui beni di consumo, su quanto erano le prospettive del singolo rispetto ai cittadini dell´Europa occidentale, erano all´ordine del giorno.

Infine, i danni ambientali creati da un sistema industriale poco evoluto, senza rispetto dell’uomo e della natura, erano agli occhi di molte persone ed i naturali responsabili erano consiiderati i politici comunisti che governavano il paese da quaranta anni.

2. Motivazioni esogene alla Cecoslovacchia, dettate dalla situazione internazionale

Negli anni ´80 personalmente identifico tre elementi importanti e determinanti per i successivi avvenimenti che sto descrivendo:

  • la perdita di forza politico economica dell´Unione Sovietica – a seguito della corsa agli armamenti lanciata dagli USA e dalla Nato che aveva portato a spese eccessive un sistema economico interno gravemente inefficiente e incapace di offrire uno standard di vita adeguato ai cittadini, oltre ad una congiuntura economica mondiale negativa per il prezzo del petrolio (la maggiore fonte di entrate per l´URSS) che inevitabilmente aveva minato le finanze statali.
  • l´arrivo di Gorbaciov e della perestrojka, che hanno cercato di dare un volto umano al comunismo dopo anni di leader di stato dell´URSS estremamente conservativi. Gorbaciov, consapevole delle difficoltá economiche del proprio paese, cercó di promuovere riforme nell´interesse dei cittadini, tuttavia fu costretto ad ammettere una impossibilitá di supportare le economie dei paesi satelliti, sia in termini economici che militari.
  • La presenza di un Papa polacco, Giovanni Paolo II, che ha esercitato un carisma importante sui paesi del blocco di Varsavia ed in particolare su un paese importante come la Polonia.

In generale, il collasso dell´Unione Sovietica era alle porte e sempre nell´autunno del 1989, movimenti analoghi a quelli avvenuti in Cecoslovacchia si verificarono nell´ex Germania dell´Est (si ricorda la caduta del muro di Berlino il giorno 9.11.1989), in Polonia, in Ungheria (dove nell´agosto del 1989 fu aperto il confine con l´Austria) e in Romania (seppure in prima battuta fortemente repressi dal dittatore Causescu, poi ucciso nei mesi successivi in vari avvenimenti drammatici antecedenti il natale 1989).

Tuttavia, in generale, ritengo determinante la caduta del muro di Berlino, in quanto diede conferma alla pubblica opinione che l´Unione Sovietica davvero non fosse piu´ in grado di intervenire militarmente come fece nel 1968 in Cecoslovacchia, nel 1956 in Ungheria o in parte, seppure indirettamente, agli inizi degli anni 80 in Polonia.

La rivoluzione di velluto portó alla nomina di Václav Havel come Presidente della Cecoslovacchia democratica, e nel 1990 si svolsero le prime elezioni democratiche.

Signifivativo fu il primo discorso da Presidente al popolo cecoslovacco all’alba del 1990.

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Storia

Gli italiani a Praga… una lunga storia

Uno degli obiettivi che mi propongo e´ raccogliere le informazioni sugli italiani che sono passati ed hanno vissuto a Praga. Difficile seguire un ordine sistematico in questa fase.

Certamente la storia piu´ affascinante riguarda la c.d. Congregazione degli italiani (o “La Congregazione della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo”) attiva dal 1572 al 1942.

Su Wikipedia si trovano diverse informazioni al seguente link: https://it.wikipedia.org/wiki/Congregazione_Italiana_di_Praga

In sintesi, attorno alle metá del 1.500 la presenza di famiglie italiane divenne significativa (prevalentemente provenienti dalla regione Lombarda), poiché Praga era la capitale dell´impero di Rodolfo II. Numerosi architetti, artigiani e commercianti stabilirono la loro vita a Praga, risiedendo principalmente in Mala Strana, dove esiste la via Vlašská (“Vlachove” in slavo antico significava italiani) e nella zona di via Karlova, nella zona di Stare Město. Fu grazie al supporto dei gesuiti e in generale della Congregazione degli Italiani (istituzionalizzata proprio in quegli anni per scopi di beneficienza e supporto in favore dei cristiani), che nei primi del 1.600 furono inaugurati dueimportanti edifici: la Cappella degli Italiani, sita in via Karlova e l´Ospedale degli italiani, situato in via Vlašská. L´Ospedale degli italiani, oggi sede dell´istituto di cultura italiano e territorio nazionale italiano, non fu solo un luogo di ricovero per anziani e malati, fu anche un orfanotrofio e una scuola per bambini italiani. Le vicende si alternarono, compatibilmente con il corso delle storia e anche ai rapporti politici in essere.

In anni piu´ recenti, l´Istituto di Cultura Italiano ha svolto un importante funzione di aggregazione anche per i cecoslovacchi durante la guerra fredda: era uno dei pochi posti dove si potevano vedere film occidentali, nella fattispecie italiani. Oggi, l´istituto di cultura italiano, oltre a diffondere la lingua ceca con corsi rivolti ai locali, offre una biblioteca di testi in lingua italiana e ospita eventi e mostre culturali di spessore.

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Turismo

Praga by night…. cosa fare a Praga la sera

Praga e´ una capitale, e in quanto tale offre parecchi svaghi. Di seguito alcune prime proposte….. anche se il mondo dei locali notturni é sempre in evoluzione.

E dopo una giornata col naso per aria che fare????? Ancora tanto!!!! 
Di seguito due proposte che ci vengono in mente….
“Praga in festa”:
 
si parte dai locali sulla spiaggia fluviale nella zona di Podolí, per un aperitivo al tramonto a ritmo di musica in stile beach summer (http://www.zlutelazne.cz/). A warm-up eseguito, doccia rinfrescante e poi di nuovo fuori per mettere qualcosa sotto i denti. Paese che vai usanze che trovi: niente di meglio che qualche birreria storica come U Medvidku (dall´orsachiotto), o U Zlateho Tygra (dalla tigre d´oro), ma certamente guardati il post sui RISTORANTI che abbiamo predisposto! Occhio solo alla cucina ceca, a volte e´ piuttosto pesantuccia e per questo devi bere un sacco di birra!
Alternativa alla zona di Podolí, si é imposta recentemente la zona di Náplavka, dove sono nati bar, locali e ristoranti ai bordi del fiume Moldava. Questa zona, ha il vantaggio di essere piú centrale e d´estate é decisamente molto bella. Vi sono eventi organizzati periodicamente, tra cui anche il mercato dei contadini (farmářské trhy in ceco).
A questo punto che si fa????? Beh, durante la serata avrete sicuramente scambiato quattro chiacchere con altra gente e raccolto spunti utili: Inizia il tour per i bar, locali, seminati nella città vecchia e i boat bar sulla Vlatva (sotto qualche breve indicazione).
Buon divertimento!!!!
“Praga magica”:
Un ottimo posto per salutare il tramonto all’ombra della Cattedrale di S.Vito e della cittá vecchia, è la terrazza di U Prince (https://www.hoteluprince.com/terrazza)! La vista su Stare Mesto, Hradcany, i tetti di Mala Strana e il  profilo di Petrin, assorbirà i vostri pensieri, complice la stanchezza di una giornata da turista.
Una volta rinfrancati e riempiti gli occhi della città gotica, aggiratevi per le stradine della Cittá vecchia direzione Ponte Carlo, e poi di Mala Strana alla ricerca del ristorantino o pub a voi più gradito per una cenetta romantica.
Stanchi??? Signori non pensate minimamente a rientrare in camera, perdereste l’opportunità di un salto indietro nel tempo a dir poco affascinante. I giochi di luce e ombre che offre di notte l’architettura di questa città, rapiscono anche gli sguardi più distratti. Per agevolarvi la passeggiata digestiva, prendete il tram 22 a Malostranska, direzione Hradcany e scendete a Pohorelec. D’ora in avanti, la parola d’ordine è: perdersi!! Scendendo verso la città: Novy Svec, Petrin, Hradcany, S. Vito, Mala Strana, il Ponte Carlo, il giorno affollati di turisti e negozianti, regaleranno un’atmosfera medioevale e un po tenebra, che si addice alla città del triangolo magico. Praga e´ sempre stata la cittá degli alchimisti, molto esoterica, diversi palazzi hanno simboli e immagini che richiamano antiche leggende e storie di magie….

 

LOCALI per DRINK SERALE

Terrazza U Prince – questo locale e´ fantastico per la vista straordinara che offre ed e´ tra piazza della cittá vecchia e la piccola piazza (Staroměsto e Malé náměstí). E´ possibile anche cenare, tuttavia, tente presente che e´ decisamente turistico.

Tretter´s bar – decisamente una istituzione degli ultimi anni, si trova vicino a piazza della cittá vecchia, sui cocktails sono molto bravi

DISCOPUB

JAMES DEAN – vicino a piazza della cittá vecchia, in Praga 1, meta della gioventu´ internazionale.

HARLEY Rock Caffe´ – musica rock in Praga 1, sulla via Dlouha

80´ees – locale anni 80, nel quadrilatero del divertimento di fronte al James Dean

BOMBAY – disco pub in Praga 1, sulla via Dlouha.

Techle Mechle, Praga 2 – sulla via Vinohradska, i fine settimana sono solitamente molto frequentati fino a tarda notte, prima mattinata.

INFINITY – sempre in Praga 2, ha fatto la storia di Praga dei primi del 2000, nei fine settimana e´ sempre frequentato, anche se ha perso un po´ di smalto

RADOST FX CLUB, situato in Praga 2, zona IP Pavlova – da ormai 20 anni un must della musica alternativa.

NEBE discopub

POSTEL (letteralmente, letto) discopub