Purtroppo non ho studi classici alle spalle, per cui mi avvicino alla letteratura ed alla poesia in modo poco organizzato, piú per voluto caso.
Recentemente mi é capitato di leggere in ceco i primi passaggi della poesia Máj (maggio) del poeta Mácha, e sará forse per il periodo dell´anno, o per questa strana sensibilitá che si porta dietro questo difficile periodo, che questi versi mi hanno emozionato.
Era la tarda sera – il primo maggio –
il seral maggio, tempo d’amor, quando
le colombe si chiamano tubando,
là dove intorno odora il pin selvaggio.
Bisbigliava d’amor la silenziosa
borraccina e mentia d’amore il duolo
l’albero in fior; cantava l’usignolo
alla rosa il suo amore e della rosa
per lui l’amore in un sospiro auliva.
Il lago terso tra gli arbusti ombrosi
suonava sordo di dolori ascosi
e tutto intorno lo stringea la riva:
i chiari soli d’altri mondi intanto
vagavan per l’azzurro come pianto
d’amore. E i loro mondi ammaliati
come al tempio salian dell’immortale
amore, incontro all’universo astrale,
fino a quando d’affetto fiammeggianti,
in scintille spegnentisi mutati,
s’incontravano come erranti amanti.
La bella faccia della luna piena,
chiara nel suo pallore e nel chiarore
pallida, s’infiammò di roseo ardore,
come amante che spia l’amante, appena
nell’acque la sua immagine riflessa
vide e languì d’amore per se stessa.
Sull’orizzonte un poco più lontano
l’ombra tenue splendea delle cascine,
fino a che ad abbracciarsi più vicine
si fecero e il crepuscolo pian piano
entro il suo oscuro grembo lo rinchiuse
ed il bosco con loro si confuse.
Più lungi ancora l´ombra si diffonde
delle montagne; alla betulla il pino
e la betulla al pino fa un inchino.
Corrono a gara nel ruscello l’onde.
In quest’ora d’amore un amor pieno
ribolle ad ogni creatura in seno.
(traduz. Ettore Lo Gatto 1950)
Per la veritá, in lingua ceca, questi versi hanno ovviamente un´altra sonoritá.

Indagando nella storia di questo scrittore poeta, Karel Hynek Mácha, purtroppo morí giovanissimo, a soli 26 anni. Definito anche come poeta pessimistico, nell´intera sua opera piú importante – Máj – accanto ai temi romantici dell´amore e della passione pone la tragica storia di una famiglia (il bandito Vilém uccide il proprio avversario in amore -dell´amata Jarmila- che scopre poi essere il proprio padre, e viene condatto a morte).
Mácha pone le basi del ceco moderno e viene studiato in tutte le scuole locali.
Narrando questi eventi svolti nel mese di maggio, rafforza la tradizione del maggio mese dell´amore, molto sentita a queste latitudini (máj lásky čas).
Il lago Máchovo jezero, nel nord della Boemia, porta il nome in ricordo di questo artista.
A Praga, nei giardini di Petřín, esiste una statua in suo ricordo.
