Categorie
Storia

Carlo IV: L’imperatore boemo, mecenate e filosofo del XIV secolo

Carlo IV, imperatore del Sacro Romano Impero, trasformò l’Europa con la sua visione illuminata, promuovendo le arti, l’architettura e la cultura, e lasciando un’eredità duratura.

In Repubblica Ceca, Carlo IV viene considerato dalla opinione pubblica il padre della patria e vince tutte le classifiche che periodicamente riportano i personaggi cechi ritenuti più importanti. Si tratta di un simbolo intoccabile, ammirato e certamente anche idealizzato.

Re della Boemia, poi successivamente Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo IV ha lasciato la sua impronta indelebile nella storia boema, sia per la sua enorme intelligenza politica e culturale che gli ha permesso di raggiungere obbiettivi che varcano i confini di una singola regione, sia per l’ampia visione delle istituzioni realizzate e per la grandezza dei monumenti concepiti nel suo periodo di regno. È proprio negli anni della sua reggenza che Praga ha gettato le basi per divenire una delle più belle capitali del mondo.

Chi è Carlo IV – istruzione e ascesa al potere

Carlo IV. (nato a Praga il 14.5.1316 e deceduto sempre a Praga il 29.11.1378) apparteneva al casato dei Lussemburgo: figlio di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia deceduto in battaglia nel 1346, e della regina Elisabetta Premysl, figlia del re di Boemia, Polonia e Ungheria Venceslao III, ultimo della dinastia dei Premysl.

Educato in Francia, viene ricordato per la grande intelligenza e cultura, acquisita fin da bambino. Parlava correttamente cinque lingue e fu un grande viaggiatore. In effetti, a differenza di molti dei suoi contemporanei, Carlo IV viaggiò per tutta l’Europa. Questi viaggi non erano solo di natura diplomatica ma servivano anche per acquisire conoscenze, reliquie e ispirazione per il suo regno. La sua esperienza diretta con diverse culture e sistemi politici influenzò profondamente le sue politiche e la sua visione di governo.

Carlo IV è stato anche un abile diplomatico e stratega politico. La sua politica estera fu incentrata sulla stabilizzazione e l’espansione dell’influenza del Sacro Romano Impero e della Boemia. Stabilì alleanze attraverso una serie di matrimoni strategici per i suoi figli e per sé stesso, consolidando così il potere della sua dinastia in Europa.

Aveva un profondo interesse per l’astrologia e la numerologia, che influenzarono la scelta della data per la sua incoronazione come re di Boemia. Si dice che abbia scelto il giorno e l’ora specifici basandosi su calcoli astrologici per assicurarsi il maggior favore celeste possibile.

Carlo IV era inoltro noto per la sua devozione religiosa e per aver raccolto una notevole quantità di reliquie sacre. Inoltre, fece creare la Corona di San Venceslao, parte delle Insegne del Regno di Boemia, considerata uno dei tesori più preziosi del paese.

Si dice che la corona sia così sacra che solo i re di Boemia (e più tardi i presidenti cechi) avevano il diritto d’indossarla, e solo in occasioni particolarmente solenni. I tesori della corona sono conservati presso la cattedrale di San Vito, al castello di Praga, ma non sono accessibili e visitabili se non in occasioni straordinarie.

Contesto storico durante il regno di Carlo IV

Nel corso del XIV secolo si iniziarono a delineare i primi stati sovrani europei – per lo piú monarchici – che avrebbero dominato nei secoli successivi (Francia, Spagna, Inghilterra, Germania). L’Italia viceversa era divisa in signorie, Stato Pontificio e Regno di Napoli e Sicilia in un contesto piuttosto conflittuale e fatto di alleanze con ingerenze anche straniere. L’Euro

La Peste Nera, conosciuta anche come la Grande Pestilenza, fu un’epidemia devastante che colpì l’Europa nel XIV secolo, precisamente tra il 1347 e il 1351. È stata una delle malattie più letali nella storia umana e si stima che abbia ucciso tra i 75 e i 200 milioni di persone, cancellando circa un terzo della popolazione europea dell’epoca.

Le conseguenze della Peste Nera furono enormi, non solo in termini di perdite umane, ma anche per l’impatto sociale, economico e culturale sull’Europa medievale. La riduzione drastica della popolazione portò a carenze di manodopera, aumenti dei salari per i sopravvissuti, rivolte contadine e una profonda crisi delle strutture sociali ed economiche dell’epoca. Inoltre, la peste contribuì a un cambiamento nel panorama religioso e culturale, con un aumento della devozione e della ricerca di espiazioni per i peccati, vista da molti come causa della malattia.

Nei centri urbani si osservava il coprifuoco, che imponeva la chiusura di taverne e l’accesso alle città e strade con catene. I crimini notturni venivano puniti con maggiore severità rispetto a quelli diurni.

Durante il periodo di Carlo IV, la legge era specifica per ogni stato sociale. Solo i tribunali della Chiesa potevano giudicare gli ecclesiastici, esclusi dal giudizio dei tribunali laici eccetto che per le questioni legate ai beni. I nobili erano regolati dalle leggi locali e, in Boemia e Moravia, potevano essere giudicati esclusivamente nei tribunali locali. Per i cittadini delle città era in vigore una legislazione particolare. Le normative legali differivano da una città all’altra, ma generalmente seguivano o la legge di Norimberga o quella di Magdeburgo nel XIV secolo. Il re era considerato intoccabile dalla legge, non soggetto a giudizio. Carlo IV si vedeva come un monarca designato divinamente, con il potere di creare decreti e leggi grazie al suo status imperiale.

Carlo IV mecenate e promotore culturale

Carlo IV, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia, è celebrato come uno dei più grandi mecenati del Medioevo, il cui regno segnò un’epoca di straordinario sviluppo culturale e artistico. La sua passione per le arti, l’architettura e l’istruzione trasformò Praga in uno dei centri culturali più importanti d’Europa, attirando artisti, architetti, studiosi e pensatori da tutto il continente.

Inoltre, Carlo IV fu un sostenitore delle scienze e della letteratura, promuovendo la traduzione di importanti opere religiose e filosofiche e sostenendo la creazione di manoscritti illuminati, che contribuirono alla conservazione e alla diffusione della conoscenza in un’epoca dominata da conflitti e incertezze.

L’Università Carolina

Nel 1348, Carlo IV fondò l’Università Carolina di Praga, la prima università nell’Europa centrale e la più antica università ancora in funzionamento nella Repubblica Ceca. Questo atto non solo rafforzò il prestigio di Praga e della Boemia ma creò anche un importante centro di apprendimento e cultura che attirava studenti da tutta Europa.

Codex Carolina

la “Constitutio Criminalis Carolina”, nota anche come “Carolina”, che è un corpo di legge criminale dell’Impero tedesco promulgata nel 1532 sotto l’imperatore Carlo V. La Carolina è riconosciuta come il primo corpo di legge criminale comune per il Sacro Romano Impero e rappresentava un tentativo di unificare le diverse pratiche legali esistenti all’epoca. Includeva regolamenti su procedimenti legali, prove e pene, stabilendo un importante precedente per la codificazione del diritto penale in Europa.

La bolla d´oro del 1356

La Bolla d’Oro del 1356 fu emessa dall’Imperatore Carlo IV e rappresenta uno dei documenti costituzionali più importanti del Sacro Romano Impero. Aveva lo scopo di organizzare il sistema elettorale imperiale, stabilendo procedure precise per l’elezione del Re dei Romani, che sarebbe poi diventato l’Imperatore del Sacro Romano Impero, se coronato dal Papa. Questo documento codificava il numero e l’identità dei principi elettori, che includevano tre arcivescovi e quattro principi secolari, garantendo loro esclusivi privilegi e poteri. La Bolla d’Oro mirava a prevenire conflitti successori e stabilizzare il sistema politico dell’impero, consolidando il potere nelle mani delle famiglie principesche dominanti.

I contributi architettonici di un urbanista visionario

Il Ponte Carlo, uno dei simboli più riconoscibili di Praga, porta il suo nome. Questo ponte gotico fu commissionato da Carlo IV e la sua costruzione iniziò nel 1357 sotto la supervisione dell’architetto Petr Parléř. Si dice che Carlo IV abbia scelto personalmente la posizione e il design del ponte, basandosi anche qui su calcoli astrologici per determinarne l’inizio esatto della costruzione.

In generale Carlo IV trasformò Praga in una delle città più splendide del suo tempo. È considerato il “padre” della Nuova Città di Praga, che fondò nel 1348. Questa espansione significativa della città mostrava la sua visione urbanistica, anticipando un aumento della popolazione e la necessità di spazi per mercati, residenze e chiese.

L’imperatore si dedicò anche alla costruzione e al restauro di numerose chiese, monasteri e castelli, arricchendo la Boemia e i territori circostanti con capolavori dell’architettura gotica.

Carlo, insieme al padre Giovanni e al fratello Giovanni Enrico, posa la prima pietra della nuova cattedrale gotica di San Vito. Essa sorgerà sul sito della precedente basilica e di una rotonda ancora più antica. Dopo il costruttore Mattia d’Arras, la cattedrale viene costruita dal brillante architetto Petr Parléř, di soli ventitré anni. La cattedrale completa sarà terminata solo quasi 600 anni dopo, nel 1929.

Infine, come non menzionare il castello dedicato a Carlo IV: Karlštejn, a circa 20 km da Praga, meta turistica dei tempi moderni ambitissima. Carlo fondò il Castello di Karlštejn a partire dal 1348, dove dovevano essere conservati i gioielli della corona imperiale (in seguito anche ceca) e molte preziose reliquie che Carlo aveva raccolto nel corso della sua vita.

Il muro della fame

Il Muro della Fame, Hladová zeď in ceco, è un’antica fortificazione situata a Praga, la cui costruzione è tradizionalmente attribuita a Carlo IV, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia. Questo muro, eretto nella metà del XIV secolo, è avvolto da leggende e storie che riflettono la complessa storia sociale ed economica di Praga durante il regno di Carlo IV.

La costruzione del Muro della Fame iniziò nel 1360 o 1361, in un periodo di relativa pace, ma durante il quale la Boemia stava affrontando gravi problemi economici e carestie. Secondo la leggenda, Carlo IV ordinò la costruzione di questo muro per due motivi principali: rafforzare le difese della città e, contemporaneamente, fornire lavoro ai cittadini di Praga che stavano soffrendo la fame, da qui il nome “Muro della Fame”.

Il Muro della Fame era parte di un più ampio sistema difensivo intorno a Praga. Si estende per circa 4 chilometri, dal quartiere di Malá Strana fino alla collina di Petřín. Il suo scopo principale era difensivo, progettato per proteggere la città dagli attacchi esterni. Tuttavia, la sua costruzione servì anche come misura di soccorso economico, impiegando i cittadini poveri e disoccupati. La costruzione del muro è vista come un esempio precoce di “lavoro pubblico” destinato a mitigare le difficoltà economiche.

Carlo IV e l´Italia

Diversi luoghi italiani e in diversi periodi storici hanno visto il passaggio di Carlo IV.

il piccolo borgo toscano di Montecarlo, in Toscana, nei pressi di Lucca, ha una origine medioevale. Montecarlo deve la sua nascita proprio all´imperatore Carlo IV, che nel 1333 fortificò la rocca rendendola un presidio militare strategico durante le guerre del XIV secolo fra Lucca e Pisa, tanto da liberare Lucca dall’occupazione dei pisani.

Nel 1331, il giovane Carlo, quindicenne, venne inviato in Italia per difendere la signoria di Lussemburgo nell’Italia settentrionale. Poco dopo l’arrivo a Pavia, a Pasqua, si assiste a un tentativo di avvelenarlo. Carlo sfugge alla morte digiunando, ma parte del suo seguito perde la vita.

Nell’ottobre del 1332 il giovanissimo Carlo, alla testa di un esercito di almeno cinquemila soldati, vinse la sua prima battaglia a San Felice sul Panaro, vicino Modena, sconfiggendo una coalizione formata dagli Estensi, dagli Scaligeri e dai Gonzaga. La vittoria in quella battaglia avvenne nel giorno di Santa Caterina, santa alla quale Carlo rimase molto devoto per tutta la vita.

Nel 1355 Carlo riceve la corona lombarda a Milano in gennaio e, soprattutto, viene incoronato con la corona imperiale a Roma a Pasqua. La situazione in Italia è complicata: alla cerimonia d’incoronazione non partecipa il Papa, ma solo il cardinale Pierre de Colombiers. Sulla via del ritorno, Carlo sfugge nuovamente alla congiura di Pisa, salvandosi di notte dal palazzo in fiamme.

Le corrispondenze epistolari e gli incontri con Francesco Petrarca

Francesco Petrarca, poeta illustre del Trecento italiano, ebbe diversi scambi epistolari con Carlo IV e si incontrarono personalmente almeno tre volte nel corso di quasi un ventennio. Petrarca vedeva l´imperatore come una persona illuminata, che avrebbe potuto restaurare la grandezza romana.

In effetti, varie lettere di Petrarca a Carlo IV tra il 1351 e il 1365, contenevano l´esortazione all´imperatore a scendere in Italia per risolvere i problemi politici che avevano frammentato l´Italia. Lo stile di scrittura utilizzato era ricco di citazioni storiche e di lodi, seppure non mancassero anche critiche dirette alla scarsa azione dell´imperatore.

Nel 1356 Petrarca visitò Praga per oltre 20 giorni in missione per conto di Visconti. Fu accolto calorosamente dalla comunità e Carlo IV lo nominò conte palatino.

Tuttavia, le aspettative di Francesco Petrarca non si realizzarono e indubbiamente portarono una certa delusione nel sommo poeta che terminò le sue corrispondenze nel 1365. Probabilmente aveva idealizzato la figura del sovrano, che in realtà non aveva particolari intenzioni belligeranti nella penisola italiana ritenendola probabilmente poco interessante dal punto di vista strategico.

______________________________________________________

A oltre sette secoli dalla nascita di Carlo IV, le gesta e i lasciti culturali dell’imperatore hanno creato un segno indelebile nella storia europea e soprattutto ceca. Colpisce la visione a lungo termine delle riforme e dei provvedimenti attuati, oltre al patrimonio architettonico ideato.

Carlo IV si può definire come un visionario, che a buona ragione è un esempio per tutte le generazioni passate, presenti e future.

Di RM

Sono fortunato. La vita mi ha portato a gravitare attorno alla città di Praga, la città di "confine", una delle capitali più belle del mondo. Forse grazie al melting pot italo ceco(slovacco) in cui sono cresciuto e vivo, ritrovo da queste parti un ambiente ideale dove mi sento abbastanza bene e ci trovo delle motivazioni esistenziali che mi fanno pensare che tutto questo sia il mio destino.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.